Il ricordo di don Dario Ciani, a cinque anni dalla sua scomparsa, è più vivo che mai, non solo per le persone che hanno percorso tratti di strada con lui, ma anche per l’intera comunità forlivese, che, da sempre riconosce, nell’insegnamento del sacerdote, in termini di solidarietà e di condivisione verso le persone più fragili, un punto di riferimento costante – e in certi casi anche scomodo – per progettare politiche sociali, che offrano una possibilità di riscatto a chi vive ai margini della società. Don Dario ha lottato tutta la vita, perché anche chi aveva perso ogni speranza, potesse avere una nuova chance, nella piena convinzione che dentro al cuore di ogni uomo e di ogni donna, ci sono talenti da mettere a frutto, per dare dignità ad ogni persona.
Come ogni anno la nostra associazione, che ha vissuto a fianco del sacerdote, sostenendone i progetti quando era in vita e oggi impegnata a comunicare la forza del suo messaggio, ha promosso per domenica 26 luglio, presso la chiesa di Sadurano, un evento in sua memoria.
Il programma dell’iniziativa prevede alle ore 18,00 la Santa Messa in suffragio, concelebrata e presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro mons. Livio Corazza. A seguire (alle ore 19,00) si svolgerà una breve passeggiata, guidata da Gabriele Zelli da Sadurano verso il Monte della Birra, un tratto del Sentiero di don Dario, che fa parte del progetto di ampliamento di tale tracciato, al fine di collegarlo all’Eremo di Montepaolo, crocevia di due importanti Cammini, quello di Sant’Antonio e quello di Assisi (o di S. Francesco).
Alle ore 20,30 verrà offerto ai presenti un buffet, per poi assistere (ore 21,00 nell’anfiteatro all’aperto di Sadurano) al Concerto del Forlì Saxophone Quartet, gruppo musicale composto da Lorenzo Briganti (sax soprano e contralto), Lorenzo Manzato (sax contralto), Sara Mancini (sax tenore) e Alessandro Vio (sax baritono), che proporrà brani di Bizet, Verdi, Rossini, Puccini, Iturralde, Joplin, Gershwin, Bernstein, McMillan e Nagle.
L’arte (musica, pittura, scultura ecc…) non è connessa a caso con don Dario. Si tratta della valorizzazione di espressioni molto care al sacerdote scomparso: ne sono esempio le iniziative “Arte sul Colle” e “Sadurano Serenade”, manifestazioni pubbliche che per lui dimostravano quanto fossero collegate la rinascita umana di persone in difficoltà con la bellezza dei talenti artistici delle persone. Tutto quello che nasce di prezioso dentro all’intimo umano, secondo don Dario, può rappresentare un’occasione di riscatto sociale e di gratificazione: la sua missione – e quella di coloro a cui ha lasciato il testimone – è propria quella di scoprire questo tesoro nascosto dentro ogni individuo e metterlo a frutto.