E’ stato avviato lo scorso 9 aprile, per iniziativa dell’associazione Amici di don Dario, in collaborazione con la Direzione del Carcere e il Corpo di Polizia Penitenziaria, il 4° Corso-Concorso di Pittura “Don Dario Ciani” rivolto ai detenuti e alle detenute della Casa Circondariale di Forlì. L’iniziativa, nata come evoluzione della rassegna “Arte sul Colle”, svoltasi per tanti anni a Sadurano, si pone l’obiettivo di offrire non solo un momento di svago, ma anche stimoli formativi, artistici e di socializzazione e si sviluppa proprio all’interno del carcere, a ricordo della forte sensibilità verso le persone detenute di don Dario Ciani, per oltre 20 anni cappellano della struttura.
Il corso, che verrà gestito dal pittore Alvaro Lucchi (nella foto) e dal musicista Yuri Ciccarese, entrambi volontari dell’associazione Amici di don Dario, si svilupperà in più fasi. Dapprima Lucchi proporrà una serie di incontri, durante i quali illustrerà i principi base della pittura e i materiali necessari, proponendo, fra l’altro, ai partecipanti un’immagine di Forlì da riprodurre su carta in varie tecniche. Seguirà, a cura di Ciccarese, la proiezione con ascolto guidato di un’opera lirica – Madama Butterfly di Giacomo Puccini – a cui i detenuti dovranno ispirarsi per realizzare la propria opera su tela. Si giungerà, quindi, alla realizzazione vera e propria delle opere, anticipata da altri incontri in cui Lucchi affiancherà i detenuti nella realizzazione dei bozzetti.
I quadri prodotti saranno, poi, vagliati nel mese di giugno da una commissione esaminatrice, che identificherà le tre opere più meritevoli, ai cui autori verrà rilasciato un attestato ed un piccolo premio in denaro. L’epilogo dell’iniziativa sarà duplice: un evento di premiazione interno al carcere a cui prenderanno parte i detenuti coinvolti nel progetto e uno pubblico il 26 luglio 2019 a Sadurano, in occasione del 4° anniversario della morte di don Dario, a cui seguirà il concerto di chiusura della rassegna musicale Sadurano Serenade.
“Continuiamo con entusiasmo a promuovere questa iniziativa – affermano Alberto Bravi (presidente dell’ass. Amici di don Dario), Alvaro Lucchi e Yuri Ciccarese – in quanto la riteniamo arricchente e gratificante sia per i detenuti che per noi: sono indescrivibili le emozioni che abbiamo vissuto nelle scorse edizioni, a contatto con queste persone, che, sia nella fase di ascolto che in quella realizzativa, hanno messo in campo fantasia, creatività e sentimenti profondi, spesso specchio di sofferenze, disagi, aspettative e desideri maturati in un periodo critico della vita come quello della detenzione”.