Quasi tutte le opere di Giuliari hanno le radici nella Storia dell’arte e vanno considerate come una sorta di approfondimento, di comprensione e di omaggio nei confronti di un autore, di un movimento o di un periodo storico. Egli guarda con occhio appassionato i maestri fiamminghi del 600 e francescanamente sceglie di solito umilissimi prodo dell’orto (patate, verze, radicchi, etc.) interpreta con la stessa maniacale verità.
Giuliari si è dedicato, inoltre, al “ritratto”, un genere che ha sviluppato tenendo ben presente un principio fondamentale: ricercare poeticamente il carattere del modello.